Immagina un cielo e un giorno lo vedrai
Ritmi spontanei e spiccato senso del colore. Questa è l'estrema sintesi dello stile di Vincenzo Pinto, pittore campano di rara virtù autodidattica e di delicata ed istintiva poeticità. L'artista non si limita a ritrarre la natura come la sente, ma la esalta con le sue fresche semplificazioni, riuscendo tuttavia a riassumerne tutta l'essenza, attraverso i toni più intensi, i colori più vivi, i valori cromatici più arditi. Nel prediligere la tecnica dell'acrilico su tela, fa comunicare le forme con le luci, incontrando Non aver paura" il drappeggio violaceo si contrappone, quale icona stessa della soverchiante incombenza, all'elemento curvilineo verdeggiante, il cui sinuoso ondeggiamento ne risulta alterato ed atterrito. Sullo sfondo, astratte proiezioni metafisiche nebulose, quadri dentro il quadro, rimandano nella loro tonalità plumbee ed ocracee a mutevoli stati d'animo.
Ma la produzione artistica di Pinto, pur essendo percorsa da una sottilissima vena di malinconia, restituisce delle visioni decisamente più serene o addirittura permeate di gioiosa vivacità. Ne "Lo scorrere del tempo" ritroviamo un originale accostamento tra acqua e tempo, accomunati dal medesimo incessante flusso ciclico. Immense sfere stillanti sovrastano un pianeta occultato dalle nubi, allegoria della psiche, sorretto dalle volute fitomorfe, simbolo vitale di passioni e desideri.
Nei "Ricordi di vita" l'elemento autobiografico si delinea attraverso attraverso la tecnica precisa e pulita del sereno paesaggio montano, su cui si accumulano pergamene e spartiti, romantica rappresentazione delle reminiscenze di tutta un'esistenza. Nella tela "NOI" Pinto esalta consapevolmente l'ispirazione metafisica, offrendo un'esperienza complessa di contrapposizioni geometriche ed oniriche, su cui aleggiano maschere policromatiche, emblemi di personalità cangianti e stati d'animo mutevoli. Nella "Tempesta di pace" si sostanzia l'emotività dell'artista in un gioco polisensoriale, in cui lo spettatore è invitato quasi a porgere l'orecchio, per intendere la melodia del vento mescolata alla sinfonia del mare.
l'artista campano eredita da Monet la rara capacità di saper cogliere immediatamente le disposizioni e le influenze reciproche dei colori. Fantasia e sogno, emozione e vivacità: l'arte di Vincenzo Pinto cattura ed avvince.
Daniele Nardiello [critico d'arte]
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